Di Miguel Martinez A proposito di un comunicato di Massimo Introvigne e del CESNUR pubblicato nel sito Internet dell'organizzazione nel novembre 1998. Anche se gli era stato offerto spazio illimitato di replica, Introvigne ha taciuto per oltre due mesi. In realtà, non era rimasto senza reagire: quasi subito aveva inoltrato un messaggio ai suoi amici, su cui ritorneremo in seguito. Ma la prima replica ufficiale risale a novembre, quando ha presentato sul sito del CESNUR un articolo, in ben quattro lingue, dal titolo infantile ma comunque molto umano:
Il testo è in gran parte dedicato a me, ma ci sono commenti anche per altri critici. Ovviamente mi limito a rispondere, spero in un tono più pacato di Introvigne, alle sole affermazioni che mi riguardano. Introvigne non cita ciò che scrivo e quindi la sua non può essere considerata esattamente una replica. Io invece cercherò di citarlo il più possibile direttamente. È una questione di metodo. Il tono del suo intervento emerge chiaramente da
questa affermazione:
"Loro" non vengono definiti in maniera precisa, ma sembrano un'unica entità minacciosa che invade la sua privacy. Non posso dire nulla per altri critici del CESNUR. Per quanto riguarda me, se non altro perché ho superato i quarant'anni, non ho mai detto "bugiardo bugiardo" a lui e pertanto non è proprio il caso di parlare di "insulti." Non capisco il riferimento alla sua vita privata, che per definizione sarebbe quella non pubblica. La predica sul rispetto della vita privata andrebbe rivolta altrove, ad esempio verso Alleanza Cattolica (di cui Introvigne è uno dei direttori nazionali) che considera che sia dovere dello Stato interferire nelle scelte sessuali delle persone. Io ho discusso un suo studio pubblico su Nuova Acropoli. Ho parlato del suo lavoro come avvocato e della sua militanza in Alleanza Cattolica e nel CCD e ho citato da articoli e scritti suoi. Se non si può parlare di ciò che fanno e scrivono pubblicamente le persone, il CESNUR dovrebbe chiudere: il suo compito infatti consiste nell'occuparsi dei fatti pubblici di altri, che questi siano culti, movimenti religiosi, critici di culti o istituzioni. Nella sua agitazione, Introvigne parla del "loro
messaggio", ma dovrebbe sapere che il mio messaggio non è quello
del GRIS di Roma, né quello del Pastore Gandow, gli altri "critici"
del pensiero di Introvigne.
Il ragionamento è poco scientifico. Come dire, "non c'è stata nessuna risposta alla critiche che la FIAT ha mosso alla qualità delle macchine Toyota. Sono stati invece organizzati scioperi delle maestranze torinesi per ottenere un aumento dello stipendio." Il sottinteso: sono i giapponesi che manipolano i lavoratori della FIAT. Introvigne usa spesso (e non solo qui) la copertura offerta dall'uso del passivo ("sono stati sguinzagliati"), che permette di fare le affermazioni più demenziali senza dover precisare il soggetto. Così induce il lettore a pensare che il parlamento belga mi abbia "sguinzagliato" per vendicare il suo onore. Introvigne si tranquillizzi. Non sono mai stato in
Belgio e non ho mai conosciuto un parlamentare francese in vita mia. Il
testo che ho scritto sul CESNUR non ha alcun rapporto con alcun parlamento,
ma è una replica a uno studio da lui fatto su Nuova Acropoli.
Siamo di fronte a un caso esemplare di mancanza di metodo scientifico. Introvigne non sa quanto denaro ho speso. Eppure fa un'affermazione certa. Gli consiglio di imparare da noi, che non abbiamo mai fatto ipotesi azzardate, ad esempio, a proposito di quanto sia costato ospitare oltre cento relatori al convegno del CESNUR nel mese di settembre del 1998. Comunque i conti (quelli miei, non quelli del CESNUR) sono presto fatti. Un abbonamento a Cristianità, che sono 24.000 lire l'anno, l'acquisto di alcuni libri di Introvigne (altri li avevo già) e circa trecento pagine di fotocopie di vecchi scritti di Introvigne e di Plinio Corrêa de Oliveira (il maestro spirituale di Alleanza Cattolica e di Introvigne) - diciamo che avrò speso 150.000 lire, tutte di tasca mia. Ovviamente 150.000 lire significano molto di più per una persona che ha dedicato la maggior parte della propria vita a un culto totalitario che per un avvocato di successo, ma francamente non mi sembra una "notevole quantità di denaro."
Cristianità: "Nessuna comprensione per la democrazia" e "diritto al suicidio" Colgo l'occasione per ringraziare la redazione di Cristianità che non ha sospeso il mio abbonamento dopo l'uscita del mio articolo su Introvigne. Nell'ultimo numero di Cristianità (settembre 1998), la rubrica "La buona battaglia" rivendica ad Alleanza Cattolica il merito di ben dieci conferenze e attività del CESNUR (forse estendendo troppo le proprie pretese, Alleanza Cattolica vi include anche un convegno promosso a Londra da Eileen Barker di INFORM), che hanno impegnato esponenti di Alleanza Cattolica, tra cui Massimo Introvigne, PierLuigi Zoccatelli, Luigi Casalini. Divertente una conferenza di PierLuigi Zoccatelli, "di Alleanza Cattolica", nella pittoresca e impronunciabile "Damjl Meeting Room" della Comunità di Damanhur sull'argomento, Recent attacks on new spiritual movements in Europe. Nella stessa rubrica, troviamo anche una serie di attività svolte in associazione con il partito di destra, Alleanza Nazionale, tra cui un significativo convegno su Il Fascismo, le tre anime della destra e Destra, destre: le culture non conformiste nell'era del pensiero unico. Lo stesso numero ospita un articolo (Estanislao Cantero Núñez, "La crisi contemporanea: crisi morale e religiosa") che denuncia il diffondersi dell'omosessualità e di altri mali e invita a "ritornare alla legge naturale con i suoi precetti vincolanti per tutti, con i suoi assoluti morali e con i suoi princìpi, che informano ogni attività umana", mentre "non vi può essere comprensione verso la democrazia moderna, cioè, verso la democrazia com'è intesa dalla modernità." La rubrica "Ex libris" invece recensisce quattro libri di Introvigne, uno di PierLuigi Zoccatelli, uno di Jean-François Mayer, uno di James Gordon Melton (tutti soci del CESNUR) e uno di Don Pietro Cantoni, vecchio militante di Alleanza Cattolica e fratello del "reggente" dell'organizzazione, Giovanni Cantoni. L'anonimo autore delle recensioni si rallegra che negli Stati Uniti il dibattito sul suicidio collettivo dei seguaci di Heaven's Gate (un suicidio secondo lui "liberamente scelto") sia stato "più maturo di quello europeo, centrandosi sul diritto al suicidio, più che sui vecchi stereotipi del lavaggio del cervello e delle 'sette pericolose'". Nulla di nuovo, insomma.
Massoni e pettegoli
"Un certo Miguel Martinez" è un'affermazione ambigua. Se egli intende che sono una persona di poco conto, non ho nulla da ridire, non ho mai sostenuto il contrario. Ma "un certo" potrebbe anche significare una persona sconosciuta a Introvigne, e questo indurrebbe in inganno il lettore. Perché il mio testo è stato scritto in risposta a un articolo di Introvigne, pubblicato sul sito web del CESNUR, che fa alcune affermazioni false a proposito di me. Un importante particolare che Introvigne omette. Non ho mai scritto né detto e nemmeno pensato
che Introvigne fosse "un membro (non solo un sostenitore) della massoneria."
Anche se non si è laureato in sociologia, i suoi studi giuridici
e filosofici gli dovrebbero aver insegnato un po' più di rigore
metodologico, per cui restiamo nel dubbio se abbia difficoltà a
leggere o sia un "bugiardo bugiardo." Rimane aperta la questione della
possibile adesione di tutta la direzione del CESNUR francese alla
massoneria, un'ipotesi non mia che ho riferito con ogni cautela, ma a cui
Introvigne non risponde (come non hanno risposto i diretti interessati).
In ogni caso, i legami massonici costituiscono più che altro una
curiosità, un indizio della complessità del mondo del CESNUR.
A differenza della TFP, non sono "fieramente anti-massonico." Massimo Introvigne
evidentemente la pensa più come la TFP, visto che ricorre poi, nella
sua replica, a una citazione di una rivista massonica per indicare che
lui ne è un nemico:
Non è da sociologi vantarsi del fatto che un proprio studio venga considerato un "vigoroso attacco" all'oggetto dello studio stesso. Il problema del CESNUR è che gioca contemporaneamente su diversi tavoli - la difesa dell'ortodossia cattolica, gli interessi della destra italiana, l'apologetica per i culti più influenti e la "ricerca scientifica." Ogni tanto le carte finiscono per confondersi, pertanto ricordiamo a Introvigne che adesso sta giocando a fare il sociologo e che se vuole fare l'antimassone, è meglio che lo faccia in un articolo su Cristianità, dove le cose hanno una maggiore probabilità di restare in famiglia. Questa ambiguità può risultare utile a Introvigne, che può sostenere di essere "attaccato" contemporaneamente come filomassone e come antimassone. L'ambiguità però è in lui, non è in chi lo critica. Ma non intendo analizzare questo suo polimorfismo, perché ciò significherebbe veramente violare la sfera della sua privacy. Il mio testo è stato scritto con un linguaggio volutamente semplice, ma sembra che Introvigne abbia ugualmente difficoltà a capirlo. Voglio quindi precisare che mi sono limitato a registrare una serie di fatti curiosi e poco noti riguardanti il CESNUR. Martin Short ha scritto, "la Massoneria e la paranoia sembrano fatte l'una per l'altra." Una considerazione analoga si potrebbe fare per il CESNUR e per Introvigne. Un uomo che si vanta di essere membro del Comitato Centrale di un partito di destra ma anche di collaborare con un deputato di sinistra; un uomo che presiede le riunioni dei carismatici cattolici e viene invitato come ospite d'onore alle messe nere; che fa parte della destra cattolica più antimassonica ma partecipa a riunioni segrete nella sede del Grande Oriente di Parigi; che scrive in difesa dell'Opus Dei e poi si dichiara amico di un "comunista rosicruciano" ex-militante delle Brigate Rosse; che viene invitato come ospite ai matrimoni di massa del Reverendo Moon e corre a Lione per difendere Scientology in un processo; che distribuisce distintivi della Società Transilvana di Dracula e poi scrive contro il complotto dei "sacerdoti pornocratici del sesso" - beh, diciamo che attira l'attenzione e può suscitare molte fantasie.
Una "replica" precedente Abbiamo detto che Introvigne aveva già risposto ad alcuni suoi amici. Come al solito, senza mandare una copia ai diretti interessati, cioè noi. In questa prima replica, ha sostenuto anche di essere vittima degli attacchi di "antifascisti". Infatti, gran parte delle critiche mosse al CESNUR provengono da sinistra. Siccome però "Bugiardo, bugiardo" è rivolto a un pubblico più vasto, egli preferisce glissare su questo aspetto. Nello stesso messaggio parlava inoltre di un'altra fonte che avevo citato, la rivista Orion. I suoi commenti a proposito ci sembrano ingiusti per almeno quattro motivi. Innanzitutto, se le parole di Introvigne ("estremisti di destra" con tendenze "naziste") ci sono state riferite in maniera esatta, si tratta di un palese errore. In secondo luogo, il materiale su Introvigne che abbiamo pubblicato rientrava in un dibattito tra un critico e un autoproclamato militante di Alleanza Cattolica, Massimo Maraviglia, a cui la redazione aveva concesso di pubblicare ben due articoli a sostegno di Introvigne. In terzo luogo, come abbiamo visto, Aldo Carletti del CESNUR ha organizzato recentemente un convegno a Varese ampiamente pubblicizzato su Orion. In quarto luogo, nel mio testo avevo citato un brano da un lungo articolo proprio su Orion, scritto da un ammiratore di Introvigne, Marco Pasi. Pasi non sembra faccia parte della schiera dei nemici di Introvigne, visto che è stato uno dei relatori ufficiali al convegno del CESNUR nel mese di settembre del 1998. Il problema fondamentale è semplicemente che Orion ha l'abitudine di permettere ai propri lettori di ascoltare sempre due campane (ha pubblicato anche articoli di Jean François Mayer, membro del CESNUR). Proponiamo a Introvigne di fare ammenda per questo momento di eccessiva emotività pubblicando sul sito del CESNUR gli articoli a favore del CESNUR comparsi su Orion. Sarebbe il minimo visto lo spazio che Orion ha messo gratuitamente a disposizione del CESNUR. Gli amici che mi hanno riferito le parole di Introvigne (nella sua prima replica) hanno aggiunto che questi avrebbe sottolineato un mio "errore": avrei affermato che Carlo Giovanardi, capogruppo parlamentare del partito di destra, il CCD, era membro di Alleanza Cattolica. È vero che avevo detto che il capogruppo del CCD era membro di Alleanza Cattolica. Ma il riferimento non era a Giovanardi, bensì a Michele Vietti, capogruppo nella legislatura precedente (basta leggere il mio testo per saperlo). Vietti non solo è membro dello stesso partito (il CCD) e della stessa organizzazione (Alleanza Cattolica) di Introvigne, ma proviene anche dalla stessa città, Torino. Mi è difficile credere che Introvigne possa aver frainteso il mio riferimento. Se l'ha fatto di proposito, vuol dire che è un eccellente avvocato, ma segnerebbe la fine della sua reputazione come studioso. Sarò felicissimo di ricredermi, se Introvigne sarà così gentile da smentire di aver fatto questa incredibile affermazione.
La fantasia galoppa per le pianure del Brasile Ma torniamo a "Bugiardo, bugiardo".
Non ho mai detto che Introvigne scrive continuamente
relazioni sulla TFP ("Tradizione Famiglia e Proprietà"), né dubito che la sua produzione letteraria
superi quella di Agatha Christie. Se ha la pazienza di rileggersi il mio
articolo, Introvigne vedrà che ho detto che lui è uno dei
cinque dirigenti nazionali di Alleanza Cattolica e che Plinio Corrêa
de Oliveira è il maestro ideologico di Alleanza Cattolica. Attendo
ancora una smentita su entrambi i punti.
Lasciamo perdere il "frutto di una fantasia delirante." Un tempo Introvigne aveva un maggiore senso dell'umorismo e non parlava come Plinio Corrêa de Oliveira. Comunque questi piccoli scoppi sono perdonabili. Non tutti nascono studiosi obiettivi né hanno la piena padronanza di sé. Ero già stato informato che ciò che ho riportato sopra sarebbe stato il principale argomento di Introvigne, ma non riuscivo a crederci. Era semplicemente troppo stupido. Secondo lui, io avrei affermato che tutta la "guerra dei culti" (che implica l'esistenza di un "movimento anti-sette", la negazione delle presunte "teorie del lavaggio del cervello", l'utilizzo del termine "apostata") sarebbe stata inventata dalla TFP nel 1985, anzi da Introvigne stesso ("avrei così dato inizio io alle 'guerre delle sette"). Cosa chiaramente falsa: la TFP ha svolto solo un ruolo minore in tutta la questione e di queste cose si discuteva già molto prima del 1985; Introvigne poi è un personaggio del tutto secondario e ci sono decine di cult apologist più importanti di lui, che forse non sanno nemmeno dell'esistenza della TFP. Se l'analisi che Introvigne fa della mia tesi fosse corretta, sarei certamente un "complottista" che sbaglia date e fatti. Ma qualunque lettore del mio testo può vedere che non ho mai sostenuto una tale tesi. Ho semplicemente detto che la TFP è entrata nel 1985 in una controversia, ovviamente già avviata e che non ho analizzato affatto, e che solo successivamente Introvigne ha cominciato a interessarsene. Organizzazioni ben più potenti e ricche, come i seguaci di Moon o Scientology, erano ovviamente coinvolte in processi e avevano altri problemi molto prima che la TFP venisse condannata dai vescovi brasiliani o venisse messa fuorilegge dal governo venezolano. È probabile (anche se non pretendo di affermarlo come fatto) che la TFP si sia limitata a riprendere materiali pubblicati da simili organizzazioni in anni precedenti. Noto comunque che Introvigne non smentisce di aver fondato il CESNUR dopo un viaggio in Brasile. È incredibile come Introvigne, che pure sembra una persona intelligente, non abbia cambiato una tesi che credevamo fosse frutto di un attimo di smarrimento di fronte a una lettura superficiale del mio testo. Qualunque lettore può verificare l'assoluta malafede di questa affermazione, che fa ricadere una forte ombra di sospetto su tutto il lavoro di ricerca da lui svolto.
Omosessuali "disgustosi" e un fumatore di marijuana
Capisco che per una persona con la formazione culturale di Introvigne, gli omosessuali sono "disgustosi." In ogni caso non sono affatto interessato alla vita privata di alcun membro del CESNUR. Ciò che era interessante era il fatto che, secondo alcuni giornalisti francesi (a cui lascio tutta la responsabilità delle loro affermazioni), si tratterebbe di un militante, cioè di una persona che difende i diritti di una precisa categoria di cittadini. Evidentemente, sopraffatto dalla propria intolleranza per gli omosessuali, Introvigne non ha capito che stavo portando acqua al suo mulino, dicendo che posizioni anche contrapposte possono esistere nel CESNUR: quelle dei difensori dei diritti alla diversità e quelle degli psichiatri di Alleanza Cattolica che sostengono che ogni diversità (sessuale, non religiosa) sarebbe una "malattia da curare." Comunque, a proposito di pettegolezzi, mi permetto
di citare da un articolo di Introvigne (www.cesnur.org/msia.htm). Si tratta
di un commento su un autore che aveva scritto un testo (che Introvigne
gentilmente definisce "rabbioso" e "piuttosto scurrile") a proposito di
un culto, il MSIA (Introvigne ovviamente si schiera con questo gruppo):
Una pugnalata alle spalle per i vecchi amici "Bugiardo, bugiardo" passa, a modo suo, ad analizzare
le mie fonti.
Fa una certa tenerezza vedere il difensore di Nuova Acropoli (un'organizzazione che Famiglia cristiana ha definito "Una truffa un po' nazista") assumere la posa di amico degli ebrei. Comunque Introvigne ha ragione. Abbiamo citato Sodalitium proprio perché ha molti punti in comune con Alleanza Cattolica. Certamente, Sodalitium rifiuta Giovanni Paolo II, a differenza di Alleanza Cattolica; Alleanza Cattolica è attivamente impegnata nella politica di destra in Italia, a differenza di Sodalitium. Ma i singoli militanti di Alleanza Cattolica e dell'Istituto Mater Boni Consilii, cui fa capo la rivista Sodalitium, hanno percorso un lungo tratto di strada assieme, seguendo Monsignor Lefèbvre, e hanno sostanzialmente le stesse idee. Per conoscere meglio le attività (pubbliche) di Introvigne sarebbe ovviamente inutile rivolgersi a pubblicazioni laiche o progressiste. Sodalitium comunque ha presentato molte citazioni
da scritti di Introvigne e di altri militanti di Alleanza Cattolica. Se
queste citazioni sono false, lo dica, altrimenti è inutile prendersela
con chi si limita a riportarle. Ogni studioso dovrebbe sapere che il solo
fatto di non concordare con le idee di una fonte non significa necessariamente
che i documenti riportati da quella fonte siano sbagliati. Ad esempio,
se Cristianità sostiene che Introvigne è un suo dirigente
nazionale o "consultore", ci posso credere anche se non sono d'accordo
con le idee politiche della rivista.
Questo è un luminoso esempio della retorica di Introvigne. Il lettore è indotto a ritenere che Sodalitium lo avrebbe criticato perché Introvigne parla delle "leggende sull'omicidio rituale come esempi di panici morali." Così facendo si guadagna diverse simpatie, contando sul fatto che pochi sanno che: 1) Introvigne ha cominciato a usare l'espediente retorico del "panico morale" da pochi mesi. 2) Il caso Sodalitium è nato invece circa cinque anni fa, quando Introvigne ha incluso l'Istituto Mater Boni Consilii in una lista di "sètte" (cosa forse anche preoccupante per gli interessati, visto che il sito del CESNUR dichiara che il CESNUR è "fiero" di collaborare con la polizia). 3) A questa accusa, i redattori di Sodalitium, sentendosi traditi dal loro vecchio amico, hanno risposto tirando fuori i loro vecchi ricordi e qualche imbarazzante citazione di Introvigne. Occorre conoscere diversi elementi poco noti per svelare il piccolo trucco di Introvigne. È comunque preoccupante pensare quanti travisamenti simili, su altri argomenti sconosciuti ai più, potrebbero trovarsi nel mare magnum degli scritti introvigneschi. Certo, esiste la possibilità che Introvigne abbia semplicemente difficoltà a capire l'importanza di una precisa analisi dei fattori di causa e di effetto. In tal caso sarò felice di consigliargli alcuni semplici manuali che spiegano come si devono utilizzare le fonti.
La misteriosa scomparsa di "due giovani anti-sette"
Il riferimento a Kenneth Starr è poco opportuno, visti i legami di Introvigne con la destra repubblicana statunitense. Più grave però è il fatto che egli confonde i suoi critici, parlandone al plurale. Sono tutti dei "Kenneth Starr" che gli stanno dando la caccia, a quanto pare per conto del parlamento francese oppure di quello belga: il pastore luterano Thomas Gandow; Miguel Martinez che è decisamente un laico; e due psicologi che rappresentano il GRIS, organismo cattolico riconosciuto dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che hanno tirato fuori proprio il "Caso APA" a cui Introvigne fa riferimento. Poiché il problema è soprattutto con questi ultimi (infatti Gandow ha semplicemente riportato quanto essi avevano scritto e io non ho praticamente toccato l'argomento), resta oscuro il motivo per cui Introvigne non li nomina. Ci è stato riferito che in passato avrebbe chiamato i ricercatori del GRIS, suoi coetanei e plurilaureati, "due giovani anti-sette". Forse vuole evitare di polemizzare con un ente ufficiale della Chiesa, ma così facendo dimostra di essere più un avvocato (che sceglie gli argomenti utili per la propria causa) che un buono studioso (che adopera invece tutti i dati disponibili anche quando rischiano di mettere in crisi la propria tesi). Oppure dimostra semplicemente di essere un buon politico, che evita di prendere di petto un'istituzione con cui non conviene litigare. Come sempre, è un problema di corretto utilizzo
delle fonti e di un approccio ordinato alla questione di causa ed effetto,
cose che anche un esperto di brevetti dovrebbe saper maneggiare.
E allora?
Devo dire che non me ne importa niente. Non condivido
affatto la loro teologia, ma i redattori di watch.pair.com hanno avuto
il coraggio di sfidare anche alcune delle persone più potenti e
meno simpatiche del mondo. Forse in alcuni casi se la prendono con i mulini
a vento, ma proprio per questo sono dei Don Chisciotte. Forse il Priorato
di Sion non esiste, ma watch.pair.com ha avuto il fegato di guardare in
faccia tutta la "nuova destra", di dire nomi e cognomi di coloro che vogliono
lanciare nuove guerre di religione nel mondo. E queste sono persone fin
troppo reali. Non conosco personalmente i redattori del sito, ma sono persone
oneste, cosa che non si può certo dire di tutti.
Non è la prima volta che Introvigne reagisce con un sorprendente nervosismo a ogni accenno al suo interesse per i vampiri. Anche se il brano in Comments from the Friends non mi riguarda, mi sembra giusto dire che: 1) Non credo che Introvigne sia un vampiro. 2) Non dubito che i suoi studi vampirologici siano serissimi. 3) Sono sicuro che la vampirologia offra una gradevole
distrazione dal mondo, non certo allegro, di Alleanza Cattolica e dei suoi
contorni politici. Ci è stato riferito (l'interessato può
smentire se non è vero) che Introvigne sosterrebbe di essere un
"ottimo amico personale" del capogruppo del CCD, Carlo Giovanardi. Le giovani
socie della TSD sono sicuramente più simpatiche.
Sette semplici domande Comunque, la replica di Introvigne non è esattamente
una replica perché non risponde a nulla di ciò che avevo
detto, e ciò deve aver lasciato delusi molti suoi lettori. Per permettere
quindi a Introvigne di tranquillizzarli, faccio un riassunto dei punti
principali che avevo sollevato:
Non credo che sia difficile rispondere a queste affermazioni. Basta dire, vero oppure falso e spiegare, in quest'ultimo caso, perché. Siccome non l'ho "insultato" né ho "invaso" la sua vita privata, non vedo perché deve reagire in maniera così scomposta. È comprensibile che un seguace di Plinio Corrêa de Oliveira possa vedere in ogni democratica discussione una minaccia o anche la mano di Satana, ma purtroppo per Introvigne, viviamo in una società pluralista fondata sulla libera e tranquilla discussione delle affermazioni e delle scelte pubbliche di tutti. Citiamo una frase che condividiamo in pieno, tratta
dal sito Internet http://www.cesnur.org/about.htm:
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