CESNUR e ALLEANZA CATTOLICA
di Miguel
Martinez
Massimo Introvigne, sulle copertine dei propri libri, si autodefinisce non solo "uno dei massimi studiosi dei nuovi movimenti religiosi", ma anche dirigente di un'altra associazione, denominata Alleanza Cattolica (di seguito, e con buona pace dell'Azione Cattolica, "AC"). È attualmente uno dei cinque 'consultori' (un termine assai strano) dell'organizzazione. Un altro 'consultore' è Alfredo Mantovano, attualmente "portavoce" di Alleanza Nazionale, e per un breve periodo suo 'coordinatore nazionale', un compito che gli ha dato praticamente il controllo dell'intero partito sotto Gianfranco Fini: un fatto piuttosto sorprendente se si pensa che Mantovano era entrato nel partito da appena tre mesi (vedere "An, primo atto dell'epurazione", La Stampa, 11.12.97, p. 6). Alfredo Mantovano, più recentemente, è diventato sottosegretario nel governo Berlusconi. AC però non scommette mai su un
solo cavallo. Introvigne è un membro importante del CCD. Un altro
membro di AC è, casualmente, capogruppo parlamentare dello stesso
partito. Allo stesso modo, forse, Introvigne scrive spesso per Il Giornale, mentre un altro militante di Alleanza Cattolica, Andrea Morigi, scrive per Libero.
Ovviamente non c'è nulla di male
nel fatto che si sia membri di un'altra organizzazione, per quanto controversa.
In fondo, come dice Introvigne nella sua replica alla prima versione di
questo documento, "la confusione che più spesso si fa a proposito
del CESNUR è l'incapacità di distinguere tra le affiliazioni
individuali del direttore e l'associazione in quanto tale".
Il problema però è: è
Introvigne che appartiene ad Alleanza Cattolica; o è il CESNUR
stesso che appartiene ad Alleanza Cattolica?
AC esiste da circa trent'anni e ha appena
200-300 membri. Ai margini della Chiesa ufficiale per motivi che presto
saranno chiari, non è mai stata sotto i riflettori. Fino a poco
tempo fa, si trattava di un'organizzazione assai povera, senza alcuna influenza.
Le cose sono cambiate per due motivi: il successo politico nel 1994 della
destra, un agglomerato di partiti che ha ottenuto milioni di voti senza
avere una classe dirigente per gestirli, ha aperto prospettive straordinarie
per AC che aveva formato i propri seguaci come una "élite" intellettuale.
L'altro motivo è stato l'improvviso successo mondiale di Introvigne
come "sociologo" neonato.
Uno sguardo alla homepage del secondo
movimento, che si vanta che "militanti di Alleanza Cattolica" hanno fondato
tre organizzazioni, il CESNUR, l'IDIS (Istituto per la dottrina e l'informazione
sociale) e l'ISIN (Istituto di studi sulle Insorgenze) già mostra
come il rapporto tra CESNUR e AC vada oltre una semplice "affiliazione
personale".
L'IDIS è associato in maniera talmente
stretta ad Alleanza Nazionale che ogni settimana il quotidiano di questo
partito, il Secolo d'Italia, dedica una pagina intera all'IDIS.
Anzi, si può dire che l'IDIS sia il principale think-tank
della destra italiana e deriva le sue idee in gran parte da due fonti:
l'ideologia di Plinio Corrêa de Oliveira (di cui parleremo più
in dettaglio di seguito) e i "conservatori" statunitensi.
Le "Insorgenze" di cui si occupa l'IDIS
furono le insurrrezioni anti-napoleoniche in Italia alla fine del Settecento.
Un episodio completamente e ingiustamente rimosso dalla storia italiana.
Ma ovviamente lo scopo di questo Istituto è altamente ideologico:
si tratta di creare un mito storico alternativo al Risorgimento laico di
Cavour e di Garibaldi e alla Resistenza "comunista". Come il CESNUR, l'ISIN
ha anche studiosi seri, non sempre consci del progetto in cui sono stati
inseriti.
Gli scopi politici di AC non sono un mistero.
Il 26.3.94, AC ha pubblicato un "appello elettorale" in cui invitava gli
elettori a "partecipare attivamente alle consultazioni votando le liste
che si oppongono con maggiore chiarezza al 'partito radicale di massa',
cioè al fronte costituito dai socialcomunisti e dai 'progressisti',
promotore della scristianizzazione del popolo italiano".
Questa campagna rientrava in un'altra più
vasta denominata "un'azione politica umana e cristiana per ricostruire
l'identità del popolo italiano", ampiamente pubblicizzata da Il
Secolo d'Italia, allora ancora organo dell'MSI-DN (6.1.94). Nel manifesto
per questa campagna, Giovanni Cantoni, dirigente di AC, afferma che se
forse la Liberté e la Fraternité sono accettabili,
la Egalité non lo è.
In poche parole, i militanti dell'organizzazione di destra Alleanza Cattolica creano gruppi di destra. È un loro diritto, finché non si presentano come detentori della scienza sociologica, contrapposti a un mondo di "dilettanti". Almeno in Italia, Introvigne non è l'unico membro del CESNUR a essere coinvolto anche con Alleanza Cattolica. AC è anche attiva tra la cosiddetta "destra radicale", un termine che si riferisce a un mondo assai complesso di organizzazioni piccole e conflittuali. Solo un esempio tra molti: il 24.4.98, Aldo Carletti, membro sia del CESNUR che di AC, ha parlato a un convegno organizzato a Varese dal Centro Studi Trans Lineam (vedere Orion, Milano, n. 163, aprile 1998, p. 39). Scrivendo su Orion, una rivista che riflette una gran varietà di opinioni di questa area, Lucio Tancredi ha accusato AC di aver infiltrato la "destra radicale" cercando di convertirla al neoconservatorismo di marca statunitense. C'è un motivo per questo: il pensiero "controrivoluzionario" che ha ispirato il movimento cattolico AC ha anche ispirato opere non cristiane come La rivolta contro il mondo moderno di Julius Evola e La crisi del mondo moderno di René Guénon. Le loro idee non sono affatto coincidenti, ma nonostante prospettive assai diverse sul cristianesimo, esistono punti di contatto tra le "politiche spirituali" di tutti e tre, come nelle loro opinioni sulla "decadenza del mondo moderno". Almeno in Italia, Introvigne non è affatto l'unico membro del CESNUR a essere coinvolto in AC. Un'altra persona strettamente associata al CESNUR è il capo stesso di AC, Giovanni Cantoni, ufficialmente "Reggente nazionale" dell'organizzazione. "Reggente" è un termine piuttosto insolito, che può indicare tanto un funzionario ad interim o un detentore di autorità, il motivo per cui questo termine viene adoperato a volta da gruppi di estrema destra che desiderano evitare termini democratici come "presidente". Ovviamente la spiegazione ufficiale è la prima, ma l'interinato di Cantoni dura ormai da alcuni decenni. In ogni caso, un membro di Alleanza Cattolica mi ha confermato che il senso è quello di un persona che governa temporaneamente in nome di un'altra, in questo caso (per motivi ideologici che diventeranno chiari più avanti), in nome della Madonna. Giovanni Cantoni è anche il coautore assieme a Introvigne di un libretto intitolato Libertà religiosa, 'sètte' e 'diritto di persecuzione', una lunga tirata contro i cosiddetti "movimenti anti-sètte". AC, al contrario di Massimo Introvigne, non ha mai nascosto le proprie (e legittime) idee estremiste. Ecco ad esempio il testo di un volantino che risale alla metà degli anni Settanta e che fa riferimento a una delle innumerevoli e banali crisi di governo, seguite da insignificanti elezioni, che hanno caratterizzato la nostra storia. Il "governo rosso" a cui si fa riferimento era una delle solite coalizioni moderate tra democristiani e socialisti, con l'appoggio esterno del cautissimo PCI: Vota anticomunista, ma non fermarti lì! |