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Alcuni strani
amici di Introvigne
di Miguel
Martinez
L'ecumenismo a braccia aperte della TFP ("Tradizione Famiglia e Proprietà"
assume aspetti sorprendenti. Secondo il giornalista francese Serge Faubert
("Le vrai visage des sectes", L'Evenement du jeudi, 4-10.11.1993,
pp. 44 ss.), Introvigne è stato uno dei soli quindici membri di
un segretissimo "Gruppo di Tebe" (Groupe de Thèbes) che soleva
riunirsi presso la Grande Oriente francese, un gruppo costituito esclusivamente
dai dirigenti di vari "Ordini". Il gruppetto comprendeva una varietà
notevole di individui:
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Massimo Introvigne, che partecipò alla
primissima riunione di questa loggia il 3.6.90.
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Rémi Boyer, un ex-rosacrociano (AMORC)
che aveva creato Arc-en-ciel, una federazione di gruppi occultistici
e New Age (compreso Sri Chinmoy, la Grande Loge indépendante
des rites unis, l'Institut pour une synthèse planètaire,
l'Ordre chevaleresque de la Rose-Croix, l'Università spirituale
dei Brahma Kumari). Il Groupe de Thèbes è stata la
seconda creazione di Boyer, ristretto a una cerchia più limitata,
e presumibilmente più elevata, di iniziati. Boyer, peraltro,
si vantava di essere un "consulente" del Ministero della Giustizia francese.
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Jean-Pierre Giudicelli, dirigente della sezione
francese dell'Ordine di Myriam e inventore di un utile "elisir della lunga vita", già nazionalista corso e militante
di estrema destra ("Ordre Nouveau" e "Troisième Voie").
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Gérard Kloppel, Gran Maestro mondiale
dell'Ordine di Memphis e Misraim.
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Jean-Marie Vergério, dirigente dei
"Templari di Circe".
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Triantaphyllos Kotzamanis, alias Tau Hieronymus cancelliere per la Grecia di un
gruppo templare, Gran Maestro Mondiale dell'Oriente Universale dei Riti Tradizionali.
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Il membro più interessante del Gruppo
di Tebe è stato certamente Christian Bouchet (in quanto ateo convinto,
Bouchet preferisce essere chiamato con il solo cognome). Bouchet è
stato un relatore di spicco a diverse attività del CESNUR: al convegno
internazionale del CESNUR a Santa Barbara nel 1991 e quattro volte in Francia
nel 1992. Ciò è piuttosto divertente in vista della pretesa
del CESNUR di rappresentare la "professionalità" e la "discussione
pacata". Non so se Bouchet abbia qualche altra qualifica professionale
oltre a essere un seguace di Aleister Crowley (in effetti, egli si definisce
"etnologo", diversamente dal "sociologo" Introvigne). Bouchet, che milita
nell'estrema destra francese dagli anni Settanta, guida il
movimento Nouvelle Résistance, a cui si attribuiscono circa 150 seguaci, e dirige tre diverse riviste.
Per il pubblico generale, abbiamo Lutte du Peuple, una pubblicazione piuttosto isterica che qualcuno potrebbe classificare come 'neonazista'; poi abbiamo Vouloir, una pubblicazione culturale dedicata in larga parte a studi su Nietzsche e Crowley; ma gli iniziati possono accedere a Thélèma, che significa di nuovo "volontà", ma in greco: si tratta ovviamente del famoso slogan di Crowley. Bouchet è membro dell'Ordo Templi Orientis (OTO) crowleyano. [Il
Tesoriere Generale dell'Ordo Templi Orientis, Bill Heidrick, ci ha cortesemente
informati che Christian Bouchet è stato espulso dall'O.T.O. nel
1992, senza che avesse superato il primo grado. - 25.06.99].
Il litigioso Bouchet sarebbe stato espulso poi anche dal movimento di estrema destra Troisième Voie" nell'ottobre del 1991 ("Mise au Point", circolare del 21.9.91, citato sul sito di Peter Koenig).
Le opinioni politiche e religiose di Bouchet non mi interessano affatto in questa sede; ciò che però mi chiedo è come una persona di questo tipo possa figurare come relatore "accademico" nelle discussioni "pacate e professionali" tanto care al CESNUR. Ecco ad esempio una breve
recensione scritta da Bouchet:
"Il primo CD del gruppo
indus [rock industriale] Dissonant Elephants, 'Our eyes like daggers',
ci piace per molti motivi: […] la copertina mostra il rospo di Gerusalemme
sulla sua croce con un naso rosso da clown."
("Vient de
sortir", Lutte du peuple, sett.- ott. 1995, p. 13)
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Il riferimento è al noto rituale crowleyiano
della crocifissione di un rospo.
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Nella Loggia di Tebe, accanto all'estremista di destra Bouchet, troviamo un estremista di sinistra, l'italiano Paolo Fogagnolo, che divide il suo tempo tra la Loggia Agape dell'O.T.O.A. (Ordo Templi Orientis Antiqua) e il Collettivo Chiapas. Fogagnolo, per motivi legati a vicende della sua vita, spesso preferisce adoperare il cognome della madre, Salamina. Egli vanta anche una stretta amicizia personale con Introvigne e sostiene di combattere un complotto fascista interplanetario con mezzi magici e vanta un numero non indifferente di titoli - Sar-Thon, Chevalier du Christ, Sar Voluntas Divina, Patriarca per l'Italia della Chiesa di Krumm-Heller, e persino "Superiore Sconosciuto" della Loggia Martinista di Atene di Sar Hieronymus (la fonte, come sempre, è lo straordinario sito di Peter Koenig).
Fonti interne al complesso mondo dei kremmerziani italiani affermano che Fogagnolo abbia avuto da Introvigne mano libera per scrivere i capitoli che parlano del movimento kremmerziano e dei movimenti crowleyani nel libro, Il cappello del mago, dedicato alla cultura esoterica e magica in Italia. Se la notizia è vera, non depone certamente a favore della serietà scientifica del testo.
Un quadro più completo (ma non possiamo dire quanto attendibile) delle attività di questo interessante amico di Introvigne ci è stato fornito recentemente da altre persone dell'area cosiddetta "magica". Fogagnolo, boy scout e rampollo di una famiglia di piccoli industriali di provincia, avrebbe costituito giovanissimo la "Brigata Lo Muscio", gruppo anarcoide di terroristi che cercò invano di farsi accettare dalle Brigate Rosse. Denunciato da un pentito, si pentì subito a sua volta, coinvolgendo colpevoli e - si dice - innocenti e chiedendo di aderire al PCI, guarda caso il partito del giudice Caselli che lo aveva inquisito. Il passaggio dalle avventure politiche a quelle esoteriche sembra perfettamente logico.
Bouchet compare di nuovo in una conferenza
sulle "Radici e l'evoluzione del paganesimo contemporaneo" a Lyons (3-4
febbraio 1996); tra gli altri oratori troviamo Robert Amadou (un noto martinista, sacerdote della "Chiesa Siriaca" e, secondo Koenig, in ottimi rapporti con eminenti massoni di Zurigo),
gli estremisti di destra Arnaud d'Apremont e Charles Antoni, Rémi
Boyer (di nuovo) e Renato del Ponte, esperto di Julius Evola. Ma la stella
della conferenza è stata Massimo Introvigne, "direttore del CESNUR".
I commenti di un partecipante al convegno
mostrano chiaramente l'immagine che Introvigne è riuscito a proiettare
sul proprio lavoro: anziché nascondere la propria affiliazione ideologica,
egli fa vedere come, "pur essendo cattolico", si sente "costretto" per
amore dell'obiettività a difendere certi gruppi; allo stesso tempo,
egli è un accademico e un esperto:
"Introvigne è
cattolico, fatto che, non solo, non ha mai nascosto, ma riveste un'importanza
non secondaria nel contesto delle sue attività, dal momento che
è anche dirigente nazionale di Alleanza Cattolica. Con tutto
ciò, le sue ricerche sono esemplari per oggettività e imparzialità
[…]. Con tutto ciò, però, potrà sembrare strano
che Introvigne abbia accettato l'invito a un convegno che non presentava
quei requisiti di 'accademicità' o di 'rigorosità' che certo,
come studioso, gli sono molto cari. Introvigne stesso si è reso
conto della perplessità che la sua presenza poteva suscitare […].
Introvigne, durante il suo primo intervento ha detto dunque esplicitamente
che, accettare l'invito a un convegno sul neopaganesimo dove fosse previsto
un confronto con dei 'neopagani' era 'non solo un piacere, ma anche un
dovere' nel momento in cui il rapporto della commissione d'inchiesta
[del parlamento francese] descriveva il neopaganesimo come socialmente
pericoloso perché diffuso in ambienti di estrema destra razzista
e antisemita."
(Marco Pasi, "Esoterismo
e nuova religiosità", in Orion, Milano, marzo-aprile 1996,
p. 51 ss.) |
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Non esiste il male assoluto: le attività
di Introvigne in difesa della grandi multinazionali cultistiche certamente
aiutano a rendere la vita più facile per gruppi eccentrici ma innocenti,
che hanno ogni diritto di esistere, e che sono quindi profondamente grati
a questo "studioso cattolico"; alcune delle giovani streghe che si sentono
onorate dalla presenza di un sì grande personaggio sono persone
eccellenti.
Ma la gratitudine di questi movimenti minori
non è certamente ciò che tiene in piedi il CESNUR; né
sembra che essi abbiano ben chiaro il destino che li attende se un giorno
il sogno millenarista della TFP si dovesse realizzare.
Lo statuto
del "Gruppo di Tebe" sembra escludesse dall'appartenenza i non iniziati.
Ciò non ha importanza per chi scrive, ma getta qualche dubbio sul
diritto di Introvigne di dirsi cattolico, vista la condanna a cui soggiace
la Massoneria. Quattro membri di questa loggia, oltre a Introvigne stesso,
presero parte al convegno CESNUR a Lyon nel 1992.
Come al solito, Introvigne ha evitato di
rispondere a queste accuse; una replica però è stata pubblicata
in un bollettino riservato esclusivamente ai membri di AC (Domus Aurea
Informazioni, 5/10 sett. 1994, citato in Sodalitium, n. 39,
nov. 1994, p. 20 ss.), caduto poi nelle mani sbagliate. Introvigne sosteneva
di aver scritto oltre quindici libri, accusava Faubert di essere un "comunista
militante di un gruppuscolo trotszkysta", ma non ha negato di appartenere
alla loggia. Egli ha anche rivendicato il diritto di farsi chiamare 'sociologo'
visto che "fino al 1993" (ciò suona certamente meglio che "negli
anni 1991 e 1992", come dice il suo curriculum in Libertà religiosa,
'sètte' e 'diritto di persecuzione) ha insegnato saltuariamente
Sociologia delle Religioni in un seminario a Foggia (il cui arcivescovo
era allora presidente del CESNUR). Introvigne ammetteva che la pubblicizzazione
del Gruppo di Tebe ha causato "obiettivo danno agli studiosi che partecipavano agli incontri del Gruppo." A quanto pare, insomma, Introvigne, cerca di far credere che una quindicina di personaggi assai pittoreschi, come quelli che abbiamo visto, avessero preso l'abitudine di riunirsi in segreto, con esclusione di ogni profano, allo scopo di farsi studiare da un militante di Alleanza Cattolica.
Introvigne non è sempre stato così
amico della "Nouvelle Droite" francese, da cui proviene Bouchet: il Dottor
Plinio non aveva ancora dato le sue nuove direttive. Fondamentalmente,
la sua tesi in passato (Massimo Introvigne, "GRECE e Nouvelle Ecole", in
Cristianitภn. 32, dic. 1977) era che la "Nuova destra"
fosse in realtà di sinistra. Il sottotitolo "Una classe dirigente
di riserva per la Rivoluzione", troviamo la seguente descrizione di questi
"neopagani" francesi:
"Un 'cocktail' di evoluzionismo,
di neopositivismo, di scientismo, di rivoluzione sessuale e di dottrine
chiaramente massoniche in una presentazione 'indoeuropea': in primo luogo
per corrompere in modo sottile quei giovani che si sottraggono al conformismo
socialcomunista e progressista, favorendo la loro trasformazione in 'rivoluzionari
anonimi'; in secondo luogo, per preparare l'inquinamento di ogni eventuale
reazione anticomunista, e per tentare di soddisfarne le inevitabili esigenze
spirituali in senso anticattolico e antimetafisico, nella prospettiva di
un oscuro e funesto miraggio neopagano."
(p. 5)
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Un amico di Introvigne che si distingue in qualche modo da questo ambito italo-francese, pur avendo contatti con lo stesso, è Michael Bertiaux, autonominato maestro vudù e cultore dei gradi crowleyani che vanno dall'XI in su (l'XI grado si basa sull'interazione tra lo sperma, il sangue, gli escrementi e il muco anale, e dovrebbe permettere la generazione di un ente astrale tramite un rapporto omosessuale). Bertiaux, che aveva a suo tempo rilasciato qualche attestato ad alcuni dei personaggi che abbiamo già citato, oggi dice di essere molto deluso "dagli occultisti, esoteristi, ordini e confraternite, che per la maggior parte sono lunatici, dogmatici, truffatori, paranoici, egoisti, ignoranti, ecc." Dell'amicizia tra Introvigne e Bertiaux esiste una curiosa testimonianza, che vale bene la pena di vedere.
Una suggestiva foto di Michael Bertiaux
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