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Cacciati ancora



"Troppi zingari!"
Per tutta l'estate del '99, questo tappeto, infilato sotto un portico della Cascina Camafame, è stato la casa di
tutta una famiglia di profughi (la roulotte appartiene a un'altra)



 
 
La stanza a Brescia è davvero sovraffollata. Sono in dieci a viverci, madre, padre, due fratelli, zio, nuora e tre bambini, senza parlare di cani e canarini, su una distesa di materassi che va da muro a muro, ammucchiati di giorno in un'alta pila. 

In una notte di paura, in una cascina isolata, un padrone di casa italiano spara a un ladro italiano che sta scappando. Il magistrato denuncia il padrone di casa e in tanti si chiedono: come si può incriminare chi si è difeso? Anche i Rom capiscono, forse prima di altri, perché nessuno vive più vicino al pericolo di loro o è meno difeso dallo Stato. 

Allora Lega Nord, Forza Italia e Alleanza Nazionale organizzano una grande manifestazione. Occorre cacciare gli zingari, chiedono a gran voce. Gli zingari non c'entrano assolutamente nulla, ma poco importa. Forza Italia e Alleanza Nazionale avevano sostenuto la guerra di D'Alema, eppure la Lega aveva avuto il coraggio di schierarsi contro; ma adesso è troppo stupida per capire che è a causa della guerra che i Rom sono qui. 
 

 
Questa foto di giornale - presa alla manifestazione contro i Rom - immortala la posa eroicoplastica dell'imbecille all'estrema destra che impugna, nonostante i pochi capelli, una bandiera con le parole "Azione Giovani"

Paolo Corsini è il sindaco di sinistra di Brescia. Sinistra, che oggi vuol dire, saper sorridere e sembrare dalla parte del giusto qualunque cosa tu possa combinare. 

Durante una riunione del Consiglio Comunale, parla dopo aver ascoltato con grande attenzione tutti i discorsi. I poveri Rom (correttissima la sinistra, per carità non sono "zingari"); guardateli nei loro campi, senza servizi igienici, affollati, sono troppi per il loro stesso bene. E così nel giro di due giorni, coloro che sono di troppo dovranno scomparire, o saranno deportati, chi in campi a Rimini e chi a Cosenza. 

I campi che il sindaco descrive in maniera così penosa sono quelli creati da lui stesso. Che non si era mai accorto di come ci si viveva, finché i suoi oppositori elettorali non gli hanno posto il problema. Se i campi straboccano, è a causa della guerra voluta dal partito del sindaco. Poco importa, certa gente esce sempre indenne, senza addossarsi nessuna responsabilità, ed è così che riesce a rubare l'osso alla destra. Dopo tutto è per questo che sono al potere in tutta l'Europa. 

Scadono le 48 ore. Sono le otto di mattina del 19 ottobre, arrivano i vigili - non sono certo i poliziotti che si alzano alle 4. Trovano il campo quasi vuoto, non c'è nemmeno il bucato steso. Ma che cosa è successo a Lulzim, alla sua famiglia, in poche settimane profughi due volte? 
 

Di nuovo in fuga: Altna, Anela, Xhevrija ed Emir

Senza esitare, li prende in casa tutti e sei una temibile, splendida signora dello stesso partito del sindaco, che crede al Reiki, al potere dei cristalli e persino a D'Alema, fulmina chi mangia carne e riempie la casa di potenti piramidi. Ma che al momento giusto sa da che parte stare. Grazie, Ivana! 

 
 




 


 


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