Sciamani di plastica
Indiani d'America e New Age
prima parte

 

di Flavia Busatta



Per agevolare la lettura, questo articolo di Flavia Busatta, tratto da Hako Magazine, è stato diviso in diverse parti.

Alla nota introduttiva

Alla parte successiva

Alla bibliografia




Indiani new age

Una serie di personaggi che pratica una forma postmoderna di sciamanesimo tribale è oggetto di culto per i seguaci multietnici e dure contestazioni da parte dei separatisti etnoreligiosi.

Una scuola di pensiero molto affollata vede il modo di essere dell'indiano, dotato di spiritualità,moralità e sentimento ecologico, opposto a quello materialistico e rapace degli invasori.

Migliaia di americani ed europei credono, che i nativi americani mantengano una specie di saggezza primordiale che può sanare un mondo turbato, a causa di una supposta maggiore vicinanza con la Natura, da cui l'uomo civilizzato si sarebbe allontanato.

Personificata in Gaia, la “grande madre” vivente, la Madre Terra, come essere quasi pensante, rappresenta la personificazione della Natura e una speranza per il futuro. Secondo questo punto di vista il buon selvaggio è senz'altro superiore al malvagio civilizzatore e da questo assunto deriva la possibilità della spiritualità indiana di modificare e vivificare la cultura occidentale:

«...nonostante gli indiani vivano spesso in grande povertà materiale, nella loro vita, nel ritmo della loro società, nella bellezza delle forme della loro antica cultura è ancor oggi possibile trovare quelle grandi qualità dalla cui mancanza il mondo moderno è impoverito pur essendo materialmente più ricco» (Brown 1975:6).

Ai “popoli naturali'' di tutto il mondo e in primo luogo agli indiani americani, restati “immuni'' dalla civiltà, anche se vivono per oltre il 70% nelle megalopoli urbane, viene anche attribuita una conoscenza infinitamente più vera e antica della medicina naturale, molto superiore a quella dei medici laureati nelle università, perché, anziché mangiare hamburger e patatine e scatolette, soffrire di un tasso di alcolismo incredibilmente alto e pagare un pesante tributo a diabete e AIDS come avviene nella realtà, si suppone che essi prendono solo quello che la Natura liberamente e amorevolmente offre, alimenti selvatici e materiali riciclabili. «Da questa supposizione, un certo numero di praticanti di medicina e spiritualismo “indiani'' hanno tratto un confortevole reddito» (Kehoe 1996:194).



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