Petrolio per le ali di Dio
Terza parte

 

di Flavia Busatta



Per agevolare la lettura, questo articolo di Flavia Busatta, tratto da Hako Magazine, è stato diviso in sei parti.

Alla parte successiva



La gomma, che era sempre stata la più grande risorsa naturale della giungla amazzonica, aveva mostrato un rapido declino dopo il contrabbando di semi di Hevea brasiliensis da parte di ufficiali della marina britannica e la crescita di vaste piantagioni in Indocina e in Malacca. Nel 1940, tuttavia mentre Burma, la Cocincina e Singapore cadevano nelle mani del Sol Levante, la richiesta di gomma, necessaria per i cingoli dei carri armati, cominciava a diventare pressante.

Immediatamente il presidente Roosevelt creò la Rubber Reserve Corporation e assegnò a Nelson Rockefeller il compito di assicurare allo sforzo bellico tale prezioso prodotto.

Le più importanti piantagioni selvagge di caucciù - dal taino "lacrime della foresta" - si trovavano nel cuore del cosiddetto "inferno verde", il bacino del Rio delle Amazzoni e dei suoi affluenti ai piedi della maestosa catena delle Ande, un territorio segnato dai metafisici confini di stati quali il Perù, il Brasile, il Venezuela, la Colombia e la Bolivia.

Proprio all'inizio degli anni Quaranta il Perù del presidente Manuel Prado si trovava di fronte a gravi problemi economici e sociali: gli indios quechua delle valli andine che si spaccavano la schiena nelle gallerie delle miniere di argento, zinco e rame, erano ormai al limite dello sfruttamento e della sopportazione. L'unico modo per impedire una ribellione ed evitare una riforma agraria che avrebbe intaccato i privilegi degli haciendados ladini e delle corporations straniere, era spingere le masse affamate e senza terre verso i territori "vergini" della frontiera amazzonica illudendole con un nuovo mito dell'Eldorado.

Il punto era che la foresta non era né vergine, né disabitata; non era la prima volta infatti che il Perù tentava la carta amazzonica, vi era già stata una guerra con la Colombia nel tentativo di conquistare il suo unico e strategico porto sul Rio delle Amazzoni, la cittadina di Leticia; e un'altra guerra era scoppiata nel 1941 con l'Ecuador per decidere chi era il proprietario dei ricchi giacimenti petroliferi che si supponeva fossero celati sotto la volta fronzuta della giungla.





Dal punto di vista di Rockefeller il Perù era estremamente interessante: nel 1930 il petrolio era stato scoperto a Ganso Azul, presso Pucallpa, una cittadina di frontiera sul fiume Ucayali, un giacimento destinato a cadere in mano della Standard Oil of New Jersey, della Texas Gulf, proprietà della famiglia Reed di New York e della Gulf Oil dei Mellon.

L'unico vero problema per lo sfruttamento di Ganso Azul era la totale mancanza di strade e di manodopera specializzata. Il 21 gennaio 1941 lo stesso presidente Roosevelt scrisse a Nelson Rockefeller affinchè organizzasse un programma di aiuti economici e culturali per il Perù. Rockefeller rispose che il CIAA stava pianificando un progetto educativo bilingue attraverso la Peruvian-American Association - e una autostrada transandina verso Pucallpa che passava a soli 10 km. dai campi petroliferi di Ganso Azul. Il governo peruviano autorizzò anche la costruzione di un aeroporto a Iquitos, la porta dell'Amazzonia peruviana.

Il problema ora era solo quello di trovare qualcuno che trattasse con gli indios che si trovavano nella zona e che fosse esperto di didattica bilingue. Su suggerimento di Moises Sáenz, ex ministro protestante per le scuole rurali sotto Cárdenas, ex ambasciatore del Messico in Perù e ottimo amico e patrono di William Cameron Townsend, l'organizzazione scelta fu il SIL e l'uomo Ken Pike, il miglior linguista dell'istituto. Fu in questo periodo che William Cameron Townsend elaborò la delicata formula che conciliava le speranze di evangelizzazione dei sostenitori ferventi religiosi, ma poco interessati all'enfasi scientifica con coloro che appoggiavano lo sforzo scientifico del SIL, ma erano sospettosi nei confronti dei suoi scopi evengelizzatori.

Nacquero così due organizzazioni, entrambe con sede in California, di cui una manteneva il nome di Summer Institute of Linguistics e lo statuto del 1937, l'altra, il Wycliffe Bible Traslators, che adottava totalmente il credo della antica China Inland Mission. Le due organizzazioni avevano gli stessi membri e lo stesso direttivo, ma mostravano al mondo due facce, una rivolta verso Dio e l'altra verso la scienza. La struttura bifronte permetteva inoltre di superare gli ostacoli che la chiesa cattolica sudamericana poneva all'entrata delle missioni protestanti.

L'atmosfera militare che regnava in quei giorni in America forgiò lo stile e il linguaggio delle due organizzazioni: termini come "occupazione" descrivevano l'entrata di missionari in una regione e nel 1944 Townsend scriveva: "... indebolire il nemico, ci permetterà di conquistare le sue ben munite e preparate roccaforti..." (ibid. 1995:123). Nel 1940 al SIL si unirono alcuni membri del gruppo fondamentalista californiano Navigators che era attivo tra le forze armate; essi fornirono ottimi tecnici ed esperti aviatori. Fu così che i due pilastri della crescita del SIL, i militari e le università, entrarono nell'organizzazione.

Mentre Pike era in Perù e altri SILers addestravano alla lingua inglese i piloti dell'aviazione militare ecuadoregna, per facilitare l'inserimento dei suoi missionari nella giungla Zio Cam stava pensando di realizzare un campo di addestramento. Nel 1944 egli si recò nel cuore della selva Lacandona alla Finca El Real, proprietà di Jaime Bulnes. La madre di costui era americana e parente dei McCormicks, industriali di grandi attrezzature agricole, cugini dei Rockefellers e proprietari di piantagioni di henequen nello Yucatán, perciò Bulnes affittò a lungo termine a Townsend un terreno detto Yashaquintala nel territorio dei maya tzeltal e alcune baracche che formavano la Base Principale; nel cuore della giungla vi era la Base Avanzata.

L'addestramento era realizzato in modo simile a quello dei marines incentrandosi di giorno sullo sforzo fisico portato fino all'esaurimento psicologico e di notte sulla testimonianza pubblica della propria resa a Dio. In questo modo il gruppo missionario creava una sua propria insularità, in cui i legami interpersonali e la lealtà verso la nuova "Wycliffe family" erano valori instillati per sempre.

I servizi linguistici del SIL nell'addestramento dei militari sia statunitensi che sudamericani attraverso l'Intensive Language Program accentuarono la militarizzazione dell'istituto che vide in questa cooperazione e nel denaro e nei contatti che ne derivavano un segno della volontà di Dio. Dall'addestramento dei militari al fornire informazioni per il controspionaggio il passo fu breve. Il SIL raccoglieva informazioni antropologiche ed etnografiche sulle varie etnie, analizzando i comportamenti sociali e comportamentali delle comunità indigene, la loro struttura politica i rapporti di parentela, le risorse minerarie, lo sfruttamento e i rapporti di lavoro e le notizie sulla flora, la fauna e i loro usi medicinali e psicotomimetici.

Tutte queste informazioni finivano nei files dello Strategic Index of Latin America di Nelson Rockefeller. Per il CIAA, infatti,

"l'importanza strategica degli indiani non è stata analizzata dagli amici delle potenze dell'Asse. ... Di fatto la propaganda tedesca tra gli indiani ha provocato il sabotaggio della produzione di stagno in Bolivia e simili difficoltà sono da aspettarsi anche in altre aree." (ibid. 1995:128),
essi, in ogni caso, potevano essere anche "vittime" della propaganda comunista. "J. C." King, risalendo per il CIAA il Rio das Mortes e la ferrovia di Morgan a Porto Velho, annotava:
"Nessun piano di sviluppo dell'Amazzonia, potrà avere successo se non si provvederà a un'infusione di sangue fresco di immigrazione selezionata su grande scala dall'Europa impoverita sotto la direzione di onesti, intelligenti uomini dediti al bene pubblico, liberi da egoismo, corruzione, indifferenza e crudeltà".
Alcuni anni dopo, visitando le stazioni dello SPI (Servizio per la Protezione degli Indios) del Brasile lungo i fiumi Xingù e Tapajos, "J. C." King, allora capo del Servizio operazioni segrete della CIA nell'emisfero occidentale, scriveva: "Il problema n° 1 è la forza lavoro" e ancora
"Prima che gli indiani siano civilizzati arriverà il colono bianco. ... Tali coloni non saranno permanenti finchè il governo non interverrà in modo decisivo". (ibid. 1995:142)




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