Basi NATO
i nuovi piani di colonizzazione
 



Questo articolo di Marilina Veca, del 25 maggio 2004, è tratto dal sito Tibereide, molto ben informato su faccende militari.

Qui troverete un elenco almeno parziale delle basi USA nel mondo, un argomento quantomeno attinente.

Qui troverete un elenco molto più dettagliato delle basi militari americane, ma limitato all'Italia.




INTERVISTA A FALCO ACCAME, GIA' PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DIFESA

On. Accame, Lei ha citato piu' volte una frase del Prof. Giovanni Motzo, nel 1995 Ministro per le Riforme Istituzionali, che dice: "Sono incostituzionali molti protocolli militari NATO". A che si riferiva?

Tutta la problematica che riguarda le basi NATO sul nostro territorio ha un aspetto comune: il fatto che il Parlamento italiano e' tenuto all'oscuro della materia, quasi come se le basi non concernessero la sovranita' del nostro paese. E questo e' veramente sconcertante. Per capirlo occorre risalire alle clausole segrete del trattato di pace e dell'accordo bilaterale Italia-USA del 1954. L'accordo bilaterale e' ancora in vigore e non se ne conosce neppure il contenuto. Anzi, secondo quello che diceva il compianto Motzo, ne esistono due versioni e non si sa quale sia quella vera. Diceva Motzo: "E' ora di dire basta a quei patti firmati solo dal Governo e non sottoposti al Parlamento. Intese che riguardano anche le basi di truppe e accesso ai missili. Visto che si va verso un quadro internazionale in cui i conflitti locali tendono ad estendersi sempre di piu' e la presenza o il passaggio nel territorio nazionale di forze militari e mezzi bellici stranieri sara' sempre piu' frequente, la disciplina dovrebbe essere cambiata..." Si conoscono solo alcune clausole: si dice che gli Stati si impegnano a prestarsi assistenza reciproca. Si prevede l'impiego di consiglieri militari in Italia. "Roba da Vietnam" la definiva il giornalista Antonio Maria Mira che intervisto' il Prof. Motzo.

Si sta profilando una nuova dislocazione delle basi in Italia?

Si sta delineando una nuova situazione, e, quindi, ancor piu', si tratta di non accettare piu' una Repubblica fondata sul segreto, o meglio sulla clandestinita'. La disciplina che regola la presenza delle basi deve essere cambiata, dovremmo fare nuovi accordi internazionali, ma, questa volta, sottoposti al controllo del Parlamento. Non devono esistere isole di segretezza alle quali nessuno puo' accedere. Le basi USA e NATO sono state costituite sulla premessa di un presunto "stato di necessita' " determinato da quella che fu definita "la minaccia sovietica". Oggi che questa "minaccia" e' scomparsa, le basi non sono pero' scomparse, anzi, si nota addirittura un deciso incremento nella loro consistenza in uomini e mezzi. Tutto il territorio, da Aviano a Lampedusa, e' disseminato di basi americane.

Quale e' questa nuova situazione? Quali sono le nuove basi NATO?

Ne parlai gia' nel 1998, in un articolo che apparve su Liberazione dal titolo "Lo stivale a stelle e strisce": la base navale USA di Gaeta doveva essere trasferita a Taranto.

La decisione fu presa al Pentagono il 30 settembre del 1998 e ora sta realizzandosi, tutto dovrebbe essere completato nel 2005. Ma questa attivita' e' circondata da un incredibile regime di segreto, anzi di vera e propria clandestinita'. E' l'espressione di un atteggiamento di totale sudditanza da parte di molte forze politiche, sudditanza tale da fare in modo che il Parlamento sia completamente all'oscuro delle decisioni prese a suo tempo dal governo D'Alema, decisioni che includono, oltre alla creazione di un nuova base a Taranto per le forze navali, anche una nuova base per le forze terrestri a Solbiate Olona, presso Milano.

A che servira' la nuova base di Solbiate?

Nella base di Solbiate Olona sorgera' il comando NATO per le forze di pronto intervento di terra. Ricordiamo che, attualmente, la forza terrestre disponibile della NATO e' di circa 6.000 uomini, ma si prevede di portarla a circa 20.000. Agli uomini della forza terrestre viene richiesta una "alta prontezza operativa", quella che e' definita "high readiness". Questa prontezza prevede la possibilita' di mobilitazzione in cinque giorni, per assicurare una presenza operativa in qualsiasi parte del mondo, per almeno un mese.

Sara' cambiata la configurazione della base di Napoli?

La base di Napoli rimarra' il Quartiere Generale USA delle forze di attacco e di supporto e delle forze sottomarine della regione meridionale.

E la nuova base di Taranto?

La realizzazione della nuova base navale a Taranto servira' per la sede del comando delle forze marittime in Italia - COMITMARFOR. Saranno considerate essenzialmente come "forze di proiezione" in un nuovo concetto di "Mediterraneo allargato" che si estendera' al Mar Rosso, al Golfo Persico e mari limitrofi. Una questione estremamente delicata...e non si vede proprio come possa essere messa in atto senza l'approvazione del Parlamento italiano, anche in rapporto ai compiti delle Forze Armate definiti dalla Costituzione. Non dimentichiamo che la base potra' ospitare anche sommergibili a propulsione nucleare e nelle vicinanze operera' un centro informativo e di spionaggio - C41 - in collegamento con il centro della Marina USA di San Diego in California. Parte di questa attivita' potra' essere svolta su una unita' navale.

Esistono piani di evacuazione per emergenza nucleare?

Esistono 12 piani di evacuazione per emergenza nucleare dai porti italiani che potranno ospitare unita' nucleari. Recentemente questo problema si e' presentato per la base navale di Cagliari, suscitando gravi preoccupazioni. In relazione alla componente nucleare, dovra' essere rivisto il piano di evacuazione di emergenza di Taranto. I piani di emergenza dovrebbero essere conosciuti, ovviamente, da tutta la popolazione e sperimentati per valutarne la attuabilita'. Sono invece per lo piu' sconosciuti. Di un solo piano si e' venuti a conoscenza: e' quello che riguarda la base navale di La Spezia. Ma, con non poco stupore, abbiamo appreso che il piano riguardava l'evacuazione dei soli militari, e non dei civili!

Questa ristrutturazione del posizionamento NATO riguarda tutta l'Europa?

La ristrutturazione avviene nel quadro di modifica delle posizioni dei comandi NATO, quindi non riguarda solo l'Italia. Il riposizionamento dei comandi NATO si traduce in una proiezione verso Est: una proiezione che portera', tra l'altro, alla costruzione di una base avanzata a Stettino, in Polonia.

Una situazione nuova...

Una situazione nuova, pero' per comprenderla bisogna sempre risalire alle clausole segrete del trattato di pace e all'accordo bilaterale Italia-USA del 1954. In realta' non sappiamo neppure cio' che e' segreto, perche' il trattamento stesso della questione e' clandestino. In relazione alla situazione che si sta profilando per le nuove basi in Italia, e' tempo di non accettare piu' una Repubblica fondata sul segreto, o, meglio, sulla clandestinita'.


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