L'"estremo" della "frangia più psicopatica"

 Come in tutti i documenti di Introvigne, troviamo una cortina fumogena introduttiva piuttosto noiosa in cui ci viene detto che il cyber-spazio barloviano dovrebbe essere attentamente distinto da quello gibsoniano, e così via. Non appena però i sociologi all'ascolto sono stati debitamente cullati fino al sonno profondo, ecco che fuoriesce il vero Introvigne, il quale esprime il suo pensiero sulle persone che afferma di voler studiare. Oltre a chiamarli "terroristi", per definirli usa l'aggettivo "estremo" non meno di 32 volte. Inciampa addirittura su se stesso parlando del "messaggio estremo della frangia anti-sette Internet più psicopatica" ("extreme discourse of the most lunatic Internet anti-cult fringe"). Da qualche parte, evidentemente, esiste anche una frangia psicopatica moderata. 

Dopo la parte noiosa (che è in realtà piuttosto corta), Introvigne comincia a tirare in ballo persone come noi. Prima con titoli come Uso malevolo di Internet e Terrorismo in Internet, sebbene aggiunga educatamente che ciò che egli chiama terrorismo da informazione non implica generalmente perdita di vite umane. Tuttavia discute sulla possibilità che il "computer-terrorismo" faccia precipitare aeroplani pieni di gente, e continua citando l'esempio di tre medici che sono stati uccisi dopo che i loro nomi erano apparsi su un sito web anti-abortista. 

 
Ancora quegli anti-sette...?


Successivamente descrive il "movimento anti-sette". Chiunque sa che in Europa esso consiste quasi interamente in genitori alquanto ossessivi e consorti abbandonati per nulla interessati a questioni ideologiche. Ma non nel mondo fantastico di Introvigne. Dietro il "movimento anti-sette", ci dice, c'è un'improbabile coalizione di persone con un odio "estremo" (ancora quella parola) verso la religione, anticapitalisti di sinistra, antiglobalisti di destra e "qualche movimento fondamentalista islamico". Il solo elemento che manca sono i Veneziani, i complottatori preferiti da  Lyndon LaRouche. Introvigne cita come esempio  Orion, la rivista di una giovane donna di Milano che pubblica attacchi sia di destra che di sinistra alla globalizzazione, e che Introvigne descrive come "fascista". Ci si chiede quanti genitori "anti-sette" europei leggano Orion, o addirittura sappiano che esiste. Tuttavia, Introvigne conta evidentemente sul fatto che anche i suoi ascoltatori non conoscano questa rivista, altrimenti saprebbero che Orion ha regolarmente pubblicato lunghissimi articoli elogiativi sul CESNUR, l'organizzazione di Introvigne (una volta hanno addirittura pubblicato due articoli nello stesso numero) e un tempo era collegato a  Christian Bouchet, uno stretto collaboratore di Introvigne. Non sto cercando di lasciare a intendere che Orion sia il potere occulto dietro il CESNUR... lascio questo genere di ragionamento a Introvigne. 

I riferimenti all'estremismo di destra si rivelano sempre controproducenti per il Dott. Introvigne. Per esempio, egli dedica una lunga nota a piè di pagina a "Forza Nuova", un'organizzazione che a Milano ha organizzato un convegno anti-sette. Per rendere Forza Nuova particolarmente antipatica ai suoi ascoltatori, Introvigne aggiunge alcuni complicati incisi sui guai legali di un ex-sindaco di una città italiana, e su un "rabbioso antisemita" marocchino che sembra avere qualcosa a che fare con qualcuno che ha qualcosa a che fare con Forza Nuova. Tutto questo per giungere alla battuta finale: "diversi anti-sette i cui articoli vengono riprodotti o citati sul sito web Kelebek" erano presumibilmente presenti all'incontro. "Parecchi", nell'aritmetica di Introvigne, ammontano a uno: un'antropologa, il cui lavoro era stato ferocemente attaccato da Introvigne, ha emesso un comunicato stampa di risposta che noi - tra gli altri - abbiamo pubblicato sul nostro sito. Così quello che Introvigne sta cercando di dire è che un arabo tremendo è amico di qualcuno che ha parlato ad un convegno in cui un altro oratore era una studiosa il cui comunicato stampa abbiamo citato una volta. 

Introvigne comunque dimentica di riportare alcuni semplici fatti. 

  • Forza Nuova è un'organizzazione estremista la cui ideologia (non il linguaggio o i metodi) è molto vicina a quella di Alleanza Cattolica, di cui Introvigne è dirigente. Forza Nuova condivide completamente la condanna di Introvigne alle "sette" sulla base della teologia cattolica, e non su considerazioni pratiche attinenti al "lavaggio del cervello". Ciò che li distingue è il fatto che Forza Nuova crede che le "sette" siano più pericolose dell'"umanesimo laico", laddove Alleanza Cattolica sostiene il contrario.
  • I soli libri sulle sette in vendita all'incontro di Forza Nuova erano i seguenti: Il ritorno della magia, a cura di Massimo Introvigne; Jean-François Mayer, Le sette, con una introduzione di Massimo Introvigne (a pagina 7, questo libro fa anche riferimento a "quei dirigenti del  CESNUR formatisi all'interno di Alleanza Cattolica"); La sfida della reincarnazione, a cura di Massimo Introvigne. Tutti e tre i saggi sono stati pubblicati da Fabio De Fina, che ha anche curato l'organizzazione tecnica del convegno. 
  • L'incontro era presieduto da Agostino Sanfratello, fondatore di Alleanza Cattolica di Introvigne. Sanfratello, ironicamente, è stato anche il primo (e virtualmente unico) "deprogrammatore" italiano.

Introvigne avrebbe fatto molto meglio a non citare affatto il convegno. Giusto per complicare ulteriormente le cose: Forza Nuova è fortemente anti-islamica e non ama molto noi immigrati, messicani o turchi che dir si voglia. 

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